le stampe
Le stampe sono un racconto
storico, alla portata economica di tante persone. Non sono altro che riproduzioni
in bianco e nero, alcune acquerellate a mano dopo la stampa.
Riproducono grandi quadri di
grandi pittori.
Riportano in bassa la scritta,
per esempio: Tiziano pinx, Zuliani inc.
Le datazioni vanno dal 1500
alla fine del 1800. Tutte originali, su carta coeva, a soggetto bacchico, sono
un’emozione per chi ha la pazienza di ammirare e coglierne le più sottile
sfumature artistiche, sia del pittore che dell’incisore e dello stampatore.
Sono circa 150 e coprono 4
secoli di pittura e arte grafica. Assieme alle stampe nel museo potete ammirare una raccolta di un centinaio di proclami,
grida, notificazioni, avvisi, bandi, editti.
Si tratta delle leggi d’un
tempo, logicamente riguardanti il vino e i dintorni, i cui bandi venivano
appesi sulle pubbliche piazze, nei pubblici uffici oppure letti e gridati in
pubblico.
Le datazioni vanno dal 1556 ai
primi anni del 1900.