"Con bella fanciulla in riva al ruscello, e vino, e rose, finché m'è concesso, godrò di pura letizia.
Finché fui, sono e sarò in questo mondo, ho bevuto, bevo e berrò sempre del vino."
Omar Khayyam
Il «Manzoni» è un vitigno frutto da ibridazione tra due nobili fratelli: il Pinot bianco e il Riesling renano. Il celebre ampelografo Luigi Manzoni dedicò molta della sua ricerca alla creazione di nuove varietà di vite ottenute per ibridazione. Lo scopo era quello di rafforzare la resistenza alle ampelopatie, valorizzare le qualità dell'uva, creare nuove espressioni aromatiche. Tutti i vitigni creati dal Manzoni portano il suo nome, uniti ad una sigla. Recentemente sono stati registrati nell'elenco delle varietà ufficiali del Ministero delle Risorse Agricole, col nome di Manzoni bianco (quello qui descritto), e Manzoni rosso quello ottenuto dall'incrocio del Cabernet Sauvignon col Prosecco.
E' un vino aristocratico, dal corpo esuberante. Contenuto nel profumo, che peraltro ricorda i fiori d'acacia e il miele, si esprime al massimo in bocca, per il grande corpo, la stoffa robusta, l'alcol piuttosto elevato, come pure per la notevole acidità.
E' vino da antipasti e primi piatti specialmente se grassi. Ottimo con zuppe, risotti, minestre di verdura, soufflé, frittate. Perfetto con il pesce.